Nessuno indietro mai

Vacanze! Relax. Riposo. Ho terminato la lettura di un bellissimo libro: “Un anno per un giorno” di Massimo Bisotti (Mondadori). Anche io, come Alex, ho provato a soffiare magiche bolle di emozioni ed esse hanno generato delle riflessioni che mi piacerebbe condividere con voi.
Il protagonista, coraggiosamente, cede un anno della sua vita in cambio di un solo giorno per poter cambiare il corso degli eventi. Mi chiedo quanti di noi darebbero un anno per avere in cambio un solo giorno?
tempo amoreEroi indiscussi di questa storia sono il Tempo e l’Amore. Le lettere maiuscole sono d’obbligo.
Ora le frasi nate intorno a queste due parole si sprecano.
“Non posso perdere tempo!”, “In Amore bisogna batterla sul tempo”,
“Non ho mai tempo di fare quello che vorrei!”, “Il mio Amore per te sarà uguale nel tempo”, “E’ finito il tuo tempo!”, “Ti amerò per tutto il tempo che me lo concederai”, “Se vuoi il mio amore, mi devi dare tempo”, “Ah se avessi avuto più tempo!”.
Prima di precipitare in tutti i luoghi comuni, abbandoniamo questo fraseggio e scopriamo la vera funzione nel quotidiano dei due preziosi valori.
La nostra vita inizia con una corsa. Dobbiamo sempre sbrigarci per far qualcosa, per raggiungere un posto, per tagliare un traguardo, per finire una giornata.
Ogni mattina, lo sappiamo tutti, è una corsa contro il tempo. Chi sfaccenda, chi cucina, chi corre al lavoro, chi si affretta per non perdere l’autobus, chi prende al volo il suo treno, chi occupa il miglior posto nella metro. Persino in vacanza, se vuoi sottrarre alle fauci dei ghiottoni, il tuo krapfen preferito, devi scendere presto per la colazione. Ma è solo quando arriva un’improvvisa illuminazione, che impone l’arresto “momentaneo” del nostro tempo, quasi sospesi in una condizione onirica, riusciamo a riflettere sulle sue potenzialità.
“Il tempo è prezioso”, “Il tempo scorre e non puoi fermarlo”, “Il tempo non torna indietro” (Anche se qualcuno prova a farci credere che sia possibile). Uffa! La trappola delle frasi fatte! Ci sono caduta nuovamente! Comunque è vero. Ogni istante, ogni ora, ogni giorno, porta con sé la magia della meraviglia, dell’insolito, della scoperta. Dobbiamo permettere al tempo di farci sorprendere, ogni tanto accantoniamo i percorsi definiti, programmati: le notizie e i momenti più belli sono quelli che non ci si aspetta!
Accarezziamo il tempo, coccoliamolo, ma non sprechiamolo!
Quante volte è capitato a tutti noi insegnanti di arrivare a scuola e dare inizio alla giornata con una frase da ghigliottina umorale: “Oggi non possiamo perdere tempo!”, “Dobbiamo andare avanti!”.
Io, me ne vergogno, in molti casi l’ho detto, non mantenendo, però, poi fede alla promessa. Al suono di quelle parole i miei alunni perdono il sorriso, sembra spegnersi l’entusiasmo, perché loro con il tempo ci giocano. “Maestra oggi abbiamo cinque ore: abbiamo tanto tempo!”.
Poi quasi in un sussurro: “Facciamole perdere tempo così non ci interroga”, “E’ vero, così non scriviamo per troppo tempo”.
Noi insegnanti dobbiamo aspettare i nostri alunni. Il nostro motto?! “Nessuno indietro mai!”
Il piacere di arrivare insieme alla meta, di condividere la gioia comune dei traguardi. Tante sono le situazioni nelle quali si guarda al bambino in difficoltà come alla zavorra che intralcia il percorso, rallentando il nostro viaggio.
Lo so è difficile non pensare ai programmi da completare, alle competenze richieste per ciascuno dei nostri alunni, alle prove di verifica che sanzioneranno chi non ha raggiunto gli obiettivi e genereranno, sensi di colpa inconfessabili, in noi. Tutto viene misurato! Ma un pensiero, un moto d’animo, uno sguardo d’intesa, un abbraccio, un’allegra risata, delle riflessioni sulla vita, sulle relazioni interpersonali, il rispetto, incontrano una misura di capacità o di lunghezza che li possa misurare?
La corsa del tempo sgretola i frammenti della vita, ma l’energia sviluppata dalle parole, dalle emozioni veicolate e soprattutto dai dialoghi condivisi, fanno proprio il tessuto del tempo delle nostre giornate scolastiche e del nostro apprendere. Abbiamo bisogno di emozioni, perché esse resteranno scolpite nel tempo.
Spesso diamo per scontati i luoghi, gli oggetti, le persone, i sentimenti. Quando vengono a mancare, quando si allontanano, il nostro terreno frana, si dissolve il senso di forza ed energia che ne riceviamo e ci ritroviamo in equilibrio precario su quel famoso filo del tempo. Diventiamo fragili. Vorremmo ritornare indietro per farne un uso migliore. Recuperare il tempo sprecato.
aquilone“Amiamo essenzialmente quello che ci manca”, in questa frase Bisotti accende un faro luminoso, ci lancia il filo di un aquilone che aspetta solo il nostro vento per volare. Riflettiamo.
Coltiviamo il tempo per parlare con i nostri alunni, i nostri figli, i nostri cari, per ascoltarli, per scherzare, ironizzare sulle situazioni, rotolarci anche sul prato (quando siamo fortunati ad averlo nelle nostre scuole). Altrimenti rotoliamoci sulle loro parole, facciamoli sentire importanti, ma per farlo abbiamo bisogno di una coppia davvero speciale: il tempo e l’amore!
Naturalmente “Chi ha tempo non perdi tempo” 😉

Maestra Mary – M. Ruggi

 

 

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