Inverno Poesie e Filastrocche

Inverno Poesie e Filastrocche

inverno poesie e filastrocche

 

La danza della neve

Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieve
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
nell’ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d’intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.
(A. Negri)

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 Neve

Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
neve che cadi dall’alto e noi copri
coprici ancora, all’infinito: Imbianca
la città con le case, con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati…..
(U. Saba)

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Fior di neve

Dal cielo tutti gli Angeli
videro i campi brulli
senza fronde né fiori
e lessero nel cuore dei fanciulli
che amano le cose bianche.
Scossero le ali stanche di volare
e allora discese lieve lieve
la fiorita neve.
(U. Saba)

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 Quando di sera nevica

Quando la sera nevica
ogni suono è ovattato
e il silenzio del mondo
ti giunge inalterato.
E sa,senza guardare,
che deve nevicare nel buio della sera:
Quando la sera nevica
e tu cammini a caso,
senti l’aria che punge
e ti pizzica il naso,
e ti arrossa i ginocchi:
la neve scende a fiocchi
nel buio della sera.
(K. Jackson)

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 Pastello del tedio

Dal grigio della nebbia fitta fitta
traspaiono cipressi
ombre nere
spugne di nebbia.
E di lontano dondolando lento
ne viene un suono di campana quasi spento.
Più lontano lontano
passa un treno mugghiando.
(A. Palazzeschi)

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 Il gatto inverno

Ai vetri della scuola stamattina
l’inverno strofina
la sua schiena nuvolosa
come un vecchio gatto grigio:
con la nebbia fa i giochi di prestigio,
le case fa sparire
e ricomparire;
con le zampe di neve imbianca il suolo
e per coda ha un ghiacciuolo…
Sì, signora maestra,
mi sono un po’ distratto:
ma per forza, con quel gatto,
con l’inverno alla finestra
che mi ruba i pensieri
e se li porta in slitta
per allegri sentieri.
Invano io li richiamo:
si saranno impigliati in qualche ramo
spoglio;
o per dolce imbroglio, chiotti, chiotti,
fingon d’esser merli e passerotti.

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 Il cielo è basso

Il cielo è basso, le nuvole a mezz’aria,
un fiocco di neve vagabondo
fra scavalcare una tettoia o una viottola
non sa decidersi.
Un vento meschino tutto il giorno si lagna
di come qualcuno l’ha trattato;
la natura, come noi, si lascia talvolta sorprendere
senza il suo diadema.
(E. Dickinson)

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 Inverno

Fior di collina,
son cadute le foglie ad una ad una
e l’erba è inargentata dalla brina.
Fior di tristezza,
i rami son stecchiti e l’erba vizza,
par fuggita dal mondo ogni bellezza.
Fior freddolino,
potessimo vedere un ciel sereno
e un raggio d’oro splender nel turchino.
Fior di speranza,
sotto la neve c’è la Provvidenza
che lavora per noi, c’è l’abbondanza.
(Diego Valeri)

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 E’ arrivata la neve

Giù dal cielo grigio grigio
zitta zitta
lieve lieve
lenta lenta
bianca bianca
sulla terra vien la neve;
mille bianche farfalline
fanno il manto
alle colline,
mille candide farfalle
fanno ai campi
un bianco scialle.
Mille fiocchi immacolati
danno ai monti,
ai boschi, ai prati,
alle strade,
ai tetti, al suolo
un bellissimo lenzuolo.
I bambini guardan fuori
e non aprono più bocca
e la neve lenta lenta
scende scende
fiocca fiocca.

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L’inverno

 Quando la terra
è fredda e dura,
sembra un guerriero
con l’armatura
quando si chiude
nel ghiaccio e nel gelo,
quando son nude
le piante in cielo
e le cornacchie
sopra le neve
sembrano macchie
sul tuo quaderno:
questo è l’inverno.

(R. Piumini)

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 Prima neve

Mi leverò al mattino
tra il ridere pacato dei cristalli
di neve. Cadi, cadi, allegra, buona
Prima neve,
tu sei la prima, sei la prima neve.
I bambini nati in primavera
e gli uccelli non ti conoscevano.
Anch’io sono stupito dal biancore
anch’io stupisco di quest’aria nuova:
nella vecchia città palpita adesso
un che di fresco, come di boschivo.
(B. Sluckij)

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 Era lei, la neve

E un mattino
appena alzati, pieni di sonno,
ignari ancora,
d’improvviso aperta la porta,
meravigliati la calpestammo:
Posava, alta e pulita
in tutta la sua tenera semplicità.
Era
timidamente festosa
era
fittissimamente di sé sicura.
Giacque
in terra
sui tetti
e stupì tutti
con la sua bianchezza.
(E. Evtusenko)

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 Neve

Ieri su l’alto colle,
oggi nel piano arato,
la neve è sulle zolle
e copre il seminato
“Buon raccolto
di grano!”.
fa il provvido bifolco.
Ma un passerotto
invano
cerca l’amico solco.
E saltella leggero
e pare quasi stanco,
piccolo punto nero
sopra l’immenso bianco.
(L. Ruber)

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 Nevica

A larghi fiocchi
cade la neve
dal cielo in terra
candida e lieve.
Bianco tappeto
fa per le strade,
sui rossi tetti
morbida cade.
Tutto arrotonda,
tutto ammodella,
agguaglia tutto
la neve bella…
Silenzio e pace!
Cade la neve,
sui rossi tetti,
morbida e lieve.
(Olindo Grossi Mercanti)

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 Vento d’inverno

E’ arrivato improvviso il vento
in giro è tutto un gran fermento

la nebbia subito se l’è squagliata
fuggendo via tutta spaventata

ogni albero invece festoso oscilla
pur tutto spoglio risplende e brilla

alle foglie scoppia la voglia di giocare
un allegro girotondo si mettono a fare

a frotte si rincorrono qua e là per le strade
attraversando il paese in tutte le contrade

poi il vento prima che finisca il giorno
raccoglie le foglie vicino a sé intorno

ad una ad una amorevolmente le saluta
per ultima quella dal ramo non ancor caduta

rispunterete verdi – dice – sugli alberi in primavera
vedrete che ancora una volta il miracolo si avvera!

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 Solstizio d’inverno

 Quando a dicembre arriva il solstizio
che dell’inverno scandisce l’inizio

il sole pare diventare più mite ed umano
non fa più l’altezzoso nel cielo lontano

 insieme a noi si leva tardi al mattino
si tira pigramente sul tetto vicino

 rimanendo incantato tutto il giorno
a guardare curioso le case intorno

non c’è chi non lo veda affacciare
che non lo faccia subito entrare

 accogliendolo con cordialità e calore
come si trattasse d’un ospite d’onore

in realtà sembra che al solstizio
sia la festa del sole ad avere inizio.

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