Alunni, famiglie e insegnanti meritano uno splendido inizio

Alunni, famiglie e insegnanti meritano uno splendido inizio

ritorno a scuola

1° Settembre. La luce del giorno accende la bellezza di un nuovo inizio d’anno scolastico.

Intanto i primi pensieri e le tante ansie rotolano, come sassi da una montagna, sulla regina delle certezze: ”NON SARA’ UN ANNO FACILE”. Superato questo primo ostacolo mentale, dovremo concentrarci sul diritto di ogni alunno di potersi sentire al sicuro in una scuola simile ad un riparo, un nido in cui poter crescere, apprendere, ridere,  cantare e vivere. La nuova strada, imposta dal Covid 19, ci spinge a transitare con passo lento, con l’augurio di arrivare sani e salvi alla fine dell’anno, quasi “tutto d’un fiato”. Ogni alunno rivendicherà la sua unicità, il suo essere prezioso, il suo diritto di imparare e divertirsi mentre lo fa, il desiderio di muoversi e sperimentare in un perimetro di spazio purtroppo segnato da altre regole e divieti. Non sarà facile garantirgli tutto ciò. Noi insegnanti, oltre alla mascherina, dovremo indossare uno sguardo rassicurante. Dovremo imparare ad abbracciare con gli occhi: un abbraccio corale e infinito che renda leggera l’aria e cancelli quel senso di inquietudine, di cupezza, di paura che a tratti ci toglie ogni certezza. Quando siamo soli, ci ritroviamo a spingere, nella camera oscura della nostra mente, tutte quelle vaghe sensazioni, quei forti timori e dubbi amletici che accendono tediose polemiche e azzerano la nostra voglia di fare. Cartelloni sì? Cartelloni no? Mascherina alla ricreazione? Solo all’ingresso e all’uscita? Fotocopie sì. Fotocopie no. Correzione di compiti in presenza. Quaderni che come vini preziosi si lasceranno decantare in scatole per giorni, prima di essere sfogliati…

Questi interrogativi rimbalzano come pietre in uno stagno e intanto ci avventuriamo in costruzioni di geometrie inverosimili con i banchi, tra spazi che non saranno mai legati se non dal raggio dei nostri occhi. Spazi segnati da vuoti e netti confini che presto diventeranno labili (i nostri bambini non stanno mai fermi, sarebbe come chiedergli di non respirare).

Il segreto del successo delle nostre giornate scolastiche è tutto racchiuso nel grande respiro di energia. Un’energia rimescolata da slanci di novità, dal desiderio di innovare pur muovendoci in un contesto, che ora ci viene imposto, più rigido e sovrastrutturato, che nasconde un leggero “tanfo di vecchiaia e di asetticità”. Tuttavia dobbiamo essere pronti a rimuovere ogni approccio problematico alle situazioni, ponendo sempre al centro del nostro stile di lavoro il benessere di ogni bambino. Ricercheremo formule e strategie che possano ergersi a surrogati di coccole e carezze. Non ci saranno abbracci. Non ci soffermeremo sulle occasioni  e i progetti mancati. Scioglieremo i grovigli dei nostri pensieri per costruire nuove trame di esperienze di vita e orditi della didattica innovativi e straordinari, cuciti su misura in queste particolari circostanze.  “E’ necessario che tutti coloro che hanno il compito di insegnare si muovano verso gli avamposti dell’incertezza del nostro tempo.” (E. Morin)

E allora iniziamo anche quest’anno il nostro viaggio muovendoci tra le incertezze con il compagno di sempre, la costante della nostra vita: l’amore per il nostro lavoro!

Buon anno a tutti dal profondo del mio cuore! ❤

Maestra Mary

(Riproduzione riservata)

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