Astrogiocando – HEADU

Astrogiocando – HEADU

astrogiocandoNella mia continua ricerca di strumenti che possano rendere più interessante, coinvolgente e soprattutto divertente la didattica a scuola mi sono imbattuta in un gioco davvero adatto allo scopo delle nostre lezioni  e che ben risponde alle esigenze dei nostri alunni. Si tratta di “Astrogiocando” della HEADU: un gioco dedicato a tutti quei bambini (dai sei anni in su) che amano la scienza e sono attratti dallo spazio. Ecco che la lezione si anima e si trasforma in un vero laboratorio di osservazione e di gioco attraverso “Astrogiocando“. I miei alunni in questi giorni stanno esplorando l’Universo e come tanti piccoli astronomi e curiosi astronauti si sono lanciati in un viaggio interplanetario. Così sono stati rapiti dal fascino di questi argomenti, presenti nel gioco, navigando tra i pianeti del Sistema Solare, i satelliti, le stelle e le galassie, gli asteroidi. La loro attenzione è stata catturata alla “velocità della luce” 🙂  perfino quella degli alunni più resistenti. Il gioco comprende otto tessere giganti con le quali formare il tabellone che riproduce il Sistema Solare. Sul retro vi sono delle notizie, curiosità relative ai pianeti con riferimenti anche mitologici che danno spazio all’approfondimento (l’insegnante potrebbe anche dettare questi brevi contenuti sul quaderno). Si parte dalle caselle Lancio (quelle arancioni) spostando il proprio pedone il giocatore si muoverà lungo il tabellone in funzione del numero stabilito dalla freccia dello spinner: sperate che non si fermi sulla casella Asteroide, perché in tal caso vi toccherà restare fermi un giro.

Vi sono delle caselle sulle quali spostarsi per portare a termine la missione. Se si ottengono almeno tre gettoni “Astrogiocando” si può rispondere a una delle domande legate al Sistema Solare, prendendo una carta dal mazzo e scegliendo tra quelle facili o difficili. Si potrà così ottenere un gettone Lander o Orbiter che potrà essere scambiato per completare la missione. Molto simpatici i momenti in cui ci siamo imbattuti nella casella “Houston abbiamo un problema”. Mi è toccato risentire questa frase ogni volta che si è verificato realmente un problema dopo, nella vita di classe. Le domande proposte da “Astrogiocando” sono contenute nelle Carte quiz e sono 47, sono a risposta multipla, proprio come alcune nostre schede di verifica e risultano accessibili a tutti o quasi perché pongono il bambino-giocatore nella condizione di saper rispondere e quando sbaglia gli viene fornita la risposta esatta che, nello spirito competitivo del gioco, terrà a mente per una nuova situazione. Tra le domande che mi hanno colpito di più vi sono queste che voglio condividere con voi perché possiate farvi un’idea: “Su quale pianeta la durata dell’anno corrisponde a più di 80 anni terrestri?” La risposta è Urano. Un alunno mi ha detto:-Allora maestra sul quel pianeta hanno quasi scoperto il segreto della vita eterna!

E ancora… “Sulla luna è mai germogliata una piantina di cotone?” “Quante volte si può vedere il Sole tramontare a bordo della Stazione spaziale internazionale? E quanto dura la notte?” Non ve lo dico… 😉

E’ un gioco utile, originale e divertente. A casa le famiglie potranno giocarci per valorizzare lo spirito scientifico dei bambini, accendere la loro curiosità e orientarli verso contenuti e conoscenze del sistema solare e personali. E anche questa volta scommettiamo che gli adulti incontreranno qualche difficoltà nel rispondere alle domande, facendosi superare dai più piccoli dei loro figli?

Lo si può utilizzare a scuola per sostenere e innovare la nostra didattica con un coinvolgimento pieno e completo della classe e per consolidare gli obiettivi e gli argomenti proposti “mettendosi in gioco”.

Allora tutti pronti sulle rampe di lancio? L’astronave con a bordo Astrogiocando decolla verso il pianeta Natale per inserire questo gioco come dono educativo per i propri figli. Non mancheranno nella cornice delle feste tanti momenti di curiosità, di confronto, di scambi e di viaggi interstellari. Volete scommetterci?

Se volete saperne di più cliccate qui…

Maestra Mary

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