Buon anno scolastico!

Tra poche ore ci sarà il suono della campanella. Un suono atteso da mesi. Certo, sono stati giorni difficili quelli che hanno preceduto quel trillo, spesso attraversato da polemiche, difficoltà e attente pianificazioni che hanno scippato il sonno a tanti. Sono stati giorni pieni di dubbi, di ansie e di paure. Da oggi, dall’altra parte del cancello riprenderanno le lezioni, gli incontri. Un’onda di emozioni, leggere, forti, gonfierà i cuori di tantissimi studenti, insegnanti e genitori. Non sarà un inizio qualunque, del resto mai nessuno lo è davvero, ma nuove regole disciplineranno le nostre giornate scolastiche. I ricordi di come eravamo, degli abbracci, delle merende scambiate, dei materiali prestati, delle coccole ricevute, della carezza sulla guancia, dei capelli scompigliati, delle teste vicine e dei baci di saluto, saranno lì abbandonati sulle scale di ogni scuola, in attesa di essere raccolti nuovamente alla prima occasione. Eppure sarà difficile sostituire il “vecchio” stile di lavoro, le tecniche di conoscenza consolidate negli anni, gli approcci di contenimento affettivo che ci consentivano di arrivare anche agli alunni più difficili. Ma oggi si ricomincia, è questa la bella notizia. Rivedere gli alunni o conoscere i nuovi e sentire nell’aria quella speranza che tutto andrà per il meglio è la folata di vento che aspettavamo da tempo. Intanto mentalmente ciascuno immaginerà questo giorno e sognerà di poterlo vivere senza drammi e preoccupazioni, ma con la gioia di sempre o con l’aria stizzita di chi finge di non essere contento, ma dentro è ubriaco di felicità. Mettere la mascherina. Togliere la mascherina. Igienizzare le mani. Stare distanti. Non toccare i compagni. Moniti che ritornano nelle nostre teste. La società scolastica deve sottostare a una lunga lista di regole che soffocano l’entusiasmo dell’apprendimento. Forse dovremo entrare in fila indiana. Distanti. Qualcuno penserà di poter ordinare anche i pensieri. Ma quelli si sa sono sempre mischiati, oggi più che mai. Le aule ci aspettano, ampie, piccole, illuminate, ma spoglie. Ci toccherà colorarle con i nostri sorrisi. Dovremo sorridere anche con gli occhi. Soprattutto con gli occhi. Noi insegnanti dovremo indossare sguardi lunghi per arrivare a tutti i nostri alunni e toccarli con le nostre parole, con lezioni vestite di luce, di fiducia nel futuro. Oggi per tutti noi il futuro riprende la sua strada. La strada non sarà facile quest’anno, ma con piedi leggeri, accelerazioni del cuore, con passi piccoli e grandi, frugando nelle tasche dei nostri ricordi, difenderemo il nostro diritto di essere a scuola con i nostri alunni, di affascinarli con le nostre lezioni e aiutarli a disegnare i loro sogni con la forza e la passione di sempre! Insieme ce la faremo! Buon anno scolastico a tutti!

Maria Ruggi (Riproduzione riservata)