Il potere del sorriso

Il potere del sorriso

Siamo alla fine di un quinquennio. Tempo di bilanci. Tempo di verifiche. Ricordi passati al setaccio della nostalgia. I miei alunni si cimentano nella produzione di alcuni scritti rievocativi, di quei momenti che li hanno “toccati”, quelli che ricorderanno, poiché crescere insieme è stata una vera avventura!
Leggendo i loro testi, mi colpisce la presenza di una frase ricorrente “Il grande sorriso della maestra riempiva l’aula di allegria…”. Ognuno di loro, parafrasando queste parole, ha espresso la medesima impressione. Infatti, a pensarci bene, ogni mattina ho indossato, in questi cinque anni, il sorriso più bello: quello dello stupore, della gioia, dell’ironia, della meraviglia, della scoperta, del desiderio di fare, della passione e dell’amore. I miei bambini si sono aggrappati a quel sorriso, che li ha traghettati ogni giorno da una sponda all’altra della conoscenza. Il mio sorriso gli ha impedito di naufragare nei mari della sconfitta e li ha accolti in un abbraccio, anche quando erano alla deriva di un principio di noia. Il potere salvifico di un sorriso che allarga non solo i cuori, ma diffonde una luce naturale nell’aula, accendendo il desiderio di apprendere. I sorrisi che ho regalato ai miei alunni hanno alimentato la speranza di vivere giorni e vite migliori.
Attraverso un sorriso, noi insegnanti, possiamo mettere le ali ai loro sogni, perfino a quelli che sembrano irrealizzabili. Il sorriso rende più leggera la fatica del lavoro, lenisce gli occhi che bruciano di fronte all’insuccesso, li incoraggia davanti agli errori. Il sorriso li rende uniti anche quando pensano di essere soli. Ora quel sorriso l’ho perso. Li dovrò lasciare andare e loro con gli occhi mi dicono: “MAESTRA SORRIDI ANCORA!”

Maria Ruggi (Tutti i diritti riservati)

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