“Ti volio tanto bene”

Esiste il principe azzurro?
È questa una domanda che spesso fa capolino nelle giornate di alcune ragazze romantiche.
Quali prove deve superare un ragazzo per conquistarsi il marchio P. A. L. (Principe Azzurro Luminoso)?

Attraverso la lettura del libro “Ti volio tanto bene” ( non è un errore di battitura… è proprio “volio” 😉 ) scoprirete come l’amore tra Marvi 10 anni e Michele 11 anni possa contenere gli slanci più veri e coraggiosi, planare con le ali della sincerità nei cuori e superare le difficoltà della comunicazione cancellando quell’imbarazzo leggero che si insinua ai primi incontri. Marvi è una ragazzina dislessica che ingaggia una lotta furba con la dislessia, imparando non solo a gestirla ma anche ad aggirarla, affilando le sue armi ironiche e convivendo con essa in forma serena. La sua diversità si trasforma in uno strumento che la rende speciale e unica, non condizionando la sua vita ma dandole una marcia in più. Marvi, indirettamente, insegnerà al lettore, attraverso la sua storia d’amore, a dirottare gli ostacoli della sua dislessia in un nuovo e originale canale di comunicazione con il suo aspirante principe. Ogni volta che i piccoli equivoci allontaneranno i protagonisti, il lettore parteciperà con entusiasmo crescente alla loro risoluzione traendo quell’immediato piacere che lo farà sentire partecipe di un grande progetto d’amore.

Consiglio la lettura di questo libro in forma individuale, ma anche corale a scuola per affrontare insieme la tematica della dislessia con le linee della semplicità e i contorni della naturalezza, facendo di questo disturbo un esempio di diversità che può essere affrontato attivando risorse alternative. Parlare d’amore, delle differenze tra gli individui e delle tecniche per superarle, rappresenta un modo per sentire gli altri meno distanti e trasformare la propria diversità in un valore aggiunto per la comunità.

P.S. Durante la lettura mi sono sorpresa con gli occhi a cuoricino e un sorriso sognante mentre facevo il tifo per l’arrivo del primo bacio. E comunque… il principe azzurro esiste anche se a volte non è luminoso! 😉

Maestra Mary