Una didattica in equilibrio sulla corda del tempo

Una didattica in equilibrio sulla corda del tempo

La sentite anche voi l’aria del cambiamento? All’improvviso siamo stati catapultati da una didattica in presenza a una nuova, a distanza. Mai vissuta. Eppure abbiamo accettato la sfida: profonda e radicale. Abbiamo colto questa novità come un’opportunità di trasformazione, la possibilità di reinventarci come insegnanti al passo con i tempi, familiarizzando con le nuove risorse multimediali e mettendoci in gioco con lo spirito di chi non si arrende, anche quando è travolto dalla tempesta. Per molti di noi è stato davvero eccitante sperimentare le nuove tecnologie applicate alla didattica, sia pure a distanza, e non intendiamo più rinunciarci, perché ne abbiamo compreso il valore come sussidi integrativi. E ora eccoci qua. Siamo fortunatamente ancora in presenza. Non sappiamo per quanto tempo. La nostra classe si trasforma, si adegua e diventa uno spazio diverso in cui sviluppare una didattica in equilibrio sulla corda del tempo. Ogni giorno mettiamo in campo un nuovo stile d’insegnamento per favorire livelli di partecipazione più coinvolgenti, più interattivi. Ci piace l’idea di lavorare tutti insieme. Abbiamo l’opportunità di trasformare le nostre lezioni, il nostro tempo in meraviglia, curiosità e amore. Abbiamo stabilito con i nostri alunni nuove connessioni, non solo quelle online. Abbiamo compreso che la cura miracolosa della didattica è lo stare insieme, legati da un filo, quello dell’apprendimento, che si muove nell’aria attraverso le emozioni che ciascuno sa veicolare.

mondadori education formazioneEppure sentiamo la morsa di un tempo che mutila la nostra didattica. Ci sembra di partecipare a una gara nella quale ciascuno porta una zavorra che rallenta la corsa. Zavorre di ogni tipo: malesseri generali. Vuoti di lezioni. Recupero di apprendimenti per argomenti non svolti. Assenza di lavori di gruppo. Distanze obbligate. Mancanza di contatti. Lavorare con una didattica mutilata non è facile. E’ importante accettare l’idea di dover cambiare la nostra prospettiva: abbandonare una didattica solitaria, filtrare la marea di risorse dalle quali molti insegnanti sono sommersi, spesso qualitativamente non valide, e selezionare quelle di qualità. Dobbiamo camminare insieme per trasformare la nostra didattica con l’uso di strumenti e contenuti più efficaci. Come? Possiamo sceglierci i corsi di formazione da seguire. Molto validi e interessanti sono questi 4 appuntamenti formativi da non perdere, offerti da Mondadori Education. Sono gratuiti e danno diritto ad un attestato di partecipazione. Per affrontare il cambiamento e per portare in aula quello che abbiamo imparato possiamo confrontarci all’interno di questo gruppo, condividendo le nostre esperienze e i nostri dubbi. Noi insegnanti possiamo promuovere la collaborazione attraverso lo scambio di idee e notizie costruite sulle nostre esperienze. E voi come vi siete reinventati? A cosa avete rinunciato in questa fase? Cosa si potrebbe migliorare? Quali nuovi strumenti state utilizzando per compensare una didattica mutilata? Che cosa vi manca della “vecchia” Scuola? Lo so le domande sono tante. Proviamo a rispondere. Ricordando che noi insegnanti siamo portatori di luce e dovremo continuare a insegnare, ispirare e incoraggiare attraverso gesti preziosi e scelte determinanti anche quando tutto intorno sembra diventare buio.

Maestra Mary

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