Voglio andare a scuola!

Voglio andare a scuola!

andare a scuolaEsiste un rimedio naturale che possa restituire tranquillità ai nostri bambini?

Quei bambini ai quali, dopo la riapertura della scuola, abbiamo dovuto negare morbidi abbracci, coccole rassicuranti, feste d’accoglienza, carezze incoraggianti sulla testa e soprattutto SORRISI. Larghi sorrisi scacciapensieri! Quei bambini a cui abbiamo chiesto di indossare, lungo il percorso, prima di arrivare a scuola una mascherina. Poi di metterne un’altra nuova al loro arrivo. Di disporsi nei punti di raccolta, tutti bendati e senza gli abbracci del mattino. Abbiamo chiesto loro di procedere in fila indiana mascherati, di farsi controllare la temperatura, di igienizzare le mani ogni volta che andavano in bagno e al loro ritorno, di rimanere sempre nello stesso banco, distanti dai compagni e di non scambiare con loro il materiale. Com’era bella la condivisione quando si poteva prestare la nuova super penna! Abbiamo chiesto loro di riporre le giacche in sacche lavabili e di lasciare il banco solo in condizioni estreme… quel banco che ora come una cabina di regia raccoglie tutte le regole degli insegnanti. Questi ultimi attenti, con le facce tese, pronti a far partire la “sirena” tutte le volte che il malcapitato alunno dimentica di osservare una delle 100.000 regole del protocollo. Abbiamo chiesto a quei bambini di dimenticare le recite, le gite, le uscite, i lavori di gruppo e tutte quelle pratiche diverse che rendevano straordinarie le giornate scolastiche. Nel frattempo hanno compreso, sempre quei bambini, che tossire, starnutire è pericoloso perché ti portano in una camera segreta, non quella di Harry Potter, ma l’AULA COVID. Abbiamo negato il gioco, le canzoncine e le danze, le letture e le ricreazioni animate, e piano piano, talvolta, anche l’allegria è scivolata, come il gel tra le mani, sul pavimento dei corridoi, portando via con sé l’entusiasmo. Ora scappato dalle finestre aperte per l’areazione, ora nascosto tra le infinite regole del manuale anti Covid. Eppure sapete che c’è? I bambini hanno rispettato tutte queste regole. E alla grande! Loro sono bravi, a differenza di molti adulti! La mascherina la sanno tenere sul naso, sanno prenderla dai laccetti, rispettano gli orari. Nonostante tutto sono felici. Uniti nella gioia di stare insieme a scuola in presenza. Si accontentano di guardarsi negli occhi e sorridere, e sperare che staremo ancora insieme, guidati dal buon senso, sia pure in una nuova realtà che vestiremo di normalità.

Oggi la felicità di ogni bambino a scuola, dipende dal comportamento responsabile di ciascun adulto.

Maria Ruggi (Maestra Mary – Riproduzione riservata)

 

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