Che Ora è? – HEADU
Che Ora è?
Spesso i bambini durante il giorno ci pongono questo interrogativo. La curiosità, che li spinge a conoscere in quale momento della giornata ci troviamo, può nascere dal bisogno di interrompere un’azione (la lezione noiosa a scuola, la pratica dei compiti…) o di anticipare i tempi (l’attesa di un regalo, l’eccitazione di andare in palestra).
Perché?
La dimensione e la percezione del tempo che passa per un bambino presenta un carattere estremamente soggettivo e variabile, difficile da collocare nel futuro o nel passato. Per lui esiste qui ed ora!
Leggere l’ora non è facile, specie per i più piccoli. Pertanto imparare a leggere l’orologio è una vera sfida. Una competenza essenziale per la vita di tutti i giorni.
È un’operazione che richiede diverse abilità e tempo. Imparare, si sa, è più facile però quando ci si diverte. Per questo il metodo più semplice e diffuso per insegnare ai bambini a leggere l’ora è quello di giocare insieme con un orologio ed esercitarsi con le lancette.
In questi giorni a scuola con i miei alunni l’obiettivo era imparare a leggere l’ora. Nonostante le esercitazioni, attraverso schede e costruzioni di orologi, l’impressione era sempre la stessa: tra loro regnava una gran confusione oraria.
In nostro aiuto è arrivato uno strumento apprezzatissimo. “Che Ora è?” di Headu.
Ho portato a scuola il gioco e insieme ai miei alunni abbiamo giocato, scoprendo i misteri del tempo. Naturalmente ci siamo divertiti un mondo.
Come si gioca?
Il gioco si presenta come una tombola, una tombola originale, in cui i giocatori devono abbinare le tessere con le ore, alle cartelle con le attività quotidiane.
Il punto di forza è un coloratissimo orologio cartonato con lancette facili da muovere e resistenti (a prova di bambino), che i miei alunni si sono divertiti a usare per impostare l’ora richiesta dalle tessere o dalle cartelle, o per verificare le proprie risposte.
Questo gioco ha reso più semplice la lettura dell’ora in diversi formati: analogico, digitale e convenzionale.
Il gioco “Che Ora è?” ha favorito il dialogo e la socializzazione tra i bambini, anche quelli più timidi, che hanno provato a confrontarsi, a cooperare e ad aiutarsi. Sono nate molte sfide, ricche di entusiasmo con un forte acceleratore motivazionale.
L’apprendimento si è trasformato in qualcosa di più piacevole, sorprendente e coinvolgente.
Abbiamo giocato in gruppi con due giocatori fino a un massimo di 6. C’è stato anche qualcuno che ha preferito giocare in modalità solitaria.
Questo gioco mi piace perché…
Il gioco si basa sulle azioni quotidiane che i bambini svolgono nei giorni della settimana, come andare a scuola, fare sport, mangiare, dormire, ecc. Questo li aiuta a collegare le ore del giorno alle attività che fanno, e a sviluppare il senso del tempo e delle routine. Il gioco è anche un’occasione per rafforzare le buone abitudini dei bambini, come lavarsi i denti, fare i compiti, ecc.
Il gioco inoltre stimola lo sviluppo di diverse competenze cognitive e trasversali, come la logica matematica: richiede infatti ai bambini di ragionare e di utilizzare le proprie conoscenze matematiche per determinare l’ora indicata sulle tessere. Promuove la logica linguistica, spaziale e naturalistica.
Giocando i bambini devono riconoscere le ore in diversi formati, convertirle tra loro, associarle alle attività corrispondenti, orientarsi nello spazio e nel tempo, osservare il ciclo delle stagioni e del giorno e della notte, ecc.
“Che Ora è?” di Headu è amato dai bambini per la sua grafica accattivante, ma anche dagli adulti perché insegnare ai più piccoli a leggere l’orologio in molti casi risulta complesso e richiede una continua esercitazione. Attraverso questo gioco i bambini conquistano gradualmente il senso del tempo, senza forzature.
Unico effetto collaterale di questo gioco è che ora gli alunni durante la ricreazione se lo contendono per poterci giocare.
Con “Che Ora è?” di Headu l’ora dell’apprendimento divertente è arrivata.
Maestra Mary