Dai cuori nutriti alle menti potenziate: Il legame della fiducia

Dai cuori nutriti alle menti potenziate: Il legame della fiducia

il legame della fiducia bambini insegnanteQuante volte dopo aver preparato a casa delle bellissime lezioni su un argomento, vi ritrovate a scuola a dover parlare d’altro perché i vostri alunni hanno palesato particolari bisogni emotivi che non potete non accogliere? In alcuni casi noi insegnanti potremmo avere l’impressione di “perdere” del tempo e di allontanarci dal percorso tracciato.

In realtà questa operazione di ascolto ci permette di agganciare l’attenzione dei bambini e di condurli, attraverso le parole e i racconti, alla conquista della loro fiducia.

La didattica oggi deve partire proprio dalla fiducia tra insegnanti e alunni.

In molti casi, infatti, gli alunni più che richiedere un supporto didattico all’apprendimento di una disciplina si affannano nella ricerca di attenzioni, di orecchie e occhi attenti e consigli per sciogliere i loro nodi esistenziali.

Quale strada percorrere per ottenere la fiducia dei nostri alunni?

Le tecniche didattiche potrebbero essere tante, ma credo che nessuna di queste, se non sostenuta da un impianto valoriale (sensibilità, empatia, gentilezza, affetto…) possa raggiungere lo scopo.

Per edificare un rapporto di fiducia è indispensabile utilizzare i mattoncini del cuore. Ma come fare?

Per creare legami stretti con i propri alunni occorrerà assumere un atteggiamento di “spensierato” ascolto dei loro pensieri, dei dubbi, degli interrogativi e dei lunghi racconti, che restituiranno, ai nostri piccoli interlocutori, la sensazione di essere importanti insieme ai loro moti interiori.

Il desiderio di condividere parte del loro vissuto è accompagnato da una tensione emotiva: essere compresi e supportati dai loro insegnanti.

In quale momento della giornata possiamo farlo? E per quanto tempo?

È possibile creare una parentesi di ascolto al mattino, all’ingresso o allungando la pausa della ricreazione, durante il cambio di disciplina o prima di lasciare l’aula. Sapremo costruire un argine temporale che varierà in funzione del momento.

Ogni volta che ci fermiamo, li ascoltiamo e ci mostriamo interessati, generiamo un piccolo miracolo.

La somma di tutte queste azioni, che talvolta mettono a dura prova la nostra infinita pazienza o sembrano ostacolare il flusso della nostra narrazione didattica, apre orizzonti di dialoghi e alimenta spinte di fiducia e complicità che spalancano le porte dei cuori.

Creare un ambiente con pareti di fiducia accenderà la motivazione ad apprendere dei nostri studenti che metteranno in campo un impegno maggiore lì dove l’insegnante saprà incoraggiarli, rassicurarli, appassionarli e guidarli attraverso una comunicazione aperta e uno sguardo scintillante.

“Forse è questo insegnare: fare in modo che a ogni lezione scocchi l’ora del risveglio.” (Daniel Pennac)

Testo di Maria Ruggi – Riproduzione riservata –

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