Filastrocche dedicate alla lettura e ai libri

Filastrocche dedicate alla lettura e ai libri

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giornata mondiale del libro

Schede con la poesia “Leggere è bello sai perché

Filastrocca della lettura
Filastrocca della lettura,
apri un libro senza paura,
scarta parole come caramelle,
accendi un cielo pieno di stelle.

Leggi la trama, leggi la storia,
vivi la fama, vivi la gloria;
apri le porte di tutto il mondo,
incontra chi è triste e chi giocondo.

E se non leggi tutto d’un fiato,
non fai nulla di sbagliato.
leggi e rileggi senza fretta,
intanto il libro, sempre, ti aspetta.
Giuseppe Bordi

Leggimi subito, leggimi forte
Leggimi subito, leggimi forte
Dimmi ogni nome che apre le porte
Chiama ogni cosa, così il mondo viene
Leggimi tutto, leggimi bene
Dimmi la rosa, dammi la rima
Leggimi in prosa, leggimi prima
Bruno Tognolini

Filastrocca dei libri
Aprili piano, aprili forte,
aprili come se fossero porte,
porte che danno su enormi saloni,
su scale a chiocciola o lunghi scaloni,
su sottoscala e sgabuzzini,
boschi fatati o magazzini,
cucine di nonne, fucine di streghe,
in cima ai monti, nel mare per leghe.
Sfoglia ogni pagina con gran cautela,
lì c’è una buca, qui una ragnatela.
Fa’ attenzione a insidie e tranelli,
goditi i prati, le feste, i ruscelli.
Dentro ogni libro c’è un sacco da fare:
cose da leggere e da immaginare,
cose stranissime e da imparare,
parole nuove e storie rare,
poi corri fuori e comincia a giocare.

Un bambino che legge
Un bambino che legge
si dimentica dei piedi,
ha schegge di luce
negli occhi ardenti.
Un bambino che legge
è un bambino che va lontano
senza che nessuno
lo tenga per mano.
Angelo Petrosino

Libri in filastrocca
I miei libri sanno a memoria
qualsiasi storia:
sanno quella degli indiani,
dei pellirossa e degli africani,
dei pirati, dei corsari,
dei beduini che vanno nel deserto
a cavallo dei cammelli e dei dromedari.
Loro sanno tutti i perché:
perché la luna c’è e non c’è,
perché il sole scompare
in fondo al mare,
perché la neve cade
e dove vanno a finire tutte le strade.
Sui miei libri ci sono pure
le figure:
a sfogliarli, come niente
si conosce tutta la gente.
Se in casa mia sono solo, non mi lagno:
con la mia libreria
io sono sempre in buona compagnia.
Gianni Rodari

Se i libri fossero

Se i libri fossero di torrone,
ne leggerei uno a colazione.
Se un libro fosse fatto di prosciutto,
a mezzogiorno lo leggerei tutto.
Se i libri fossero di marmellata,
a merenda darei una ripassata.
Se i libri fossero frutta candita,
li sfoglierei leccandomi le dita.
Se un libro fosse di burro e panna,
lo leggerei prima della nanna.
Roberto Piumini

Canzone dei libri
Prendine uno in mano,
aprilo piano piano,
scopri le bianche pagine segrete,
scopri le lunghe fitte righe nere,
scopri le sue figure colorate:
un libro è un’avventura di piacere.
Ogni pagina, voltando,
ogni pagina, leggendo:
ogni pagina gustata:
leccandosi le dita.
Sfoglialo lentamente,
mangialo con la mente,
un libro ti racconta fiabe e storie,
ti porta in volo insieme agli aquilotti,
mescola insieme cose allegre e serie,
è silenzioso ma pieno di botti.
Ogni pagina, voltando,
ogni pagina, leggendo:
ogni pagina gustata:
leccandosi le dita.
Amico prediletto,
portalo nel tuo letto,
un libro è sempre pronto da guardare,
come uno specchio che ti fa vedere,
quello che sei capace di pensare,
quello che sei capace di volere…
Ogni pagina, voltando,
ogni pagina, leggendo:
ogni pagina gustata:
leccandosi le dita.
Roberto Piumini

La lettura
Basta un libro per andare
su nel cielo, giù nel mare.
Con vagoni di parole
tutte in fila, quelle sole,
tu cammini l’universo
per diritto e per traverso.

Mentre leggi ti ritrovi
in paesi antichi e nuovi,
vedi popoli remoti, papi e principi arcinoti,
dormi in pancia ai pescecani,
sfuggi a cobra e a caimani,
sei Lucignolo, Pinocchio,
la Fatina sopra il cocchio,
balzi sul cavallo alato,

sfuggi al drago scatenato,
chiami Alice nello specchio,
muti in oro il ferro vecchio,
vai in montagna coi briganti,
piangi, gridi, strilli, canti,
sei un mercante, un gran sultano,
un pilota, uno sciamano,
un’attrice sulla scena,
una gatta, una sirena.

Quante storie, quante usanze,
che destini, che speranze!
Terminata una lettura,
altro libro, altra avventura.
Elio Pecora

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