Giornata della Terra poesie e filastrocche
22 Aprile – Giornata della Terra
Scheda con poesia “Il lamento della Terra” di Maria Ruggi
RINGRAZIAMENTO
Rivolgiamo il nostro ringraziamento alla terra
che ci dona la nostra casa.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento ai fiumi e ai laghi
che ci donano le loro acque.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento agli alberi
che ci donano frutti e noci.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento al sole
che ci dona calore e luce.
Tutti gli esseri sulla terra: gli alberi, gli animali,
il vento e i fiumi si donano l’un l’altro
così tutto è in equilibrio.
Rivolgiamo la nostra promessa di iniziare
a imparare come stare in armonia
con tutta la terra.
(Dolores La Chapelle)
FILASTROCCA DELLA NATURA OPEROSA
Niente al mondo si distrugge
Tutto sempre si trasforma
Mentre il tempo gira e fugge
Tutto il mondo cambia forma
Questo tronco sarà terra
Questo frutto sarà seme
Dentro il caldo sottoterra
Si trasformeranno insieme
La natura è laboriosa
Come un’ape vecchia e scaltra
Da una cosa fa una cosa
E poi un’altra, poi un’altra…
(poi un’altra, poi un’altra…)
Bruno Tognolini
LA TERRA SI E’ SENTITA MALE
La Terra si è sentita male,
all’improvviso ha smesso di girare,
è debole, triste, molto stanca,
sussurra:-L’ossigeno mi manca,
hanno bruciato i boschi, le foreste,
l’aria che mi protegge, che mi veste,
i fiumi, i mari hanno avvelenato,
ho il cuore che non regge, si è ammalato!-
Dice il Sole alla Luna: -Che facciamo?
La nostra amica come la curiamo?-
-Che fare?- si chiedono le stelle
chiamando in cielo, tutte le sorelle.
Grida un bambino:-Ti proteggeremo,
alberi, piante, noi semineremo,
puliremo i fiumi, i laghi, il mare,
ti prego, Terra, continua a girare.
La Terra commossa dal dolore
dei bambini, del cielo, delle viole,
riprende a girare piano piano,
e saluta il Sole, da lontano.
Erminia Dell’Oro
LA BALLATA DELLA CARTA
Quando c’era il papiro o la pergamena
a noi la scrittura costava gran pena,
poi venne la carta di cellulosa
si scrive, si stampa, è meravigliosa.
Si tagliano alberi, forse un po’ troppi,
larici, pini e pure dei pioppi,
si usa tant’acqua, ma tanta, a gogò,
e molta energia che più non si può.
Si taglia e trasporta, si trita e si spappola,
si filtra, si sbianca e la carta s’intrappola,
poi sgocciola, essicca, va in un rullo rotante,
esce foglio sottile, bianco, liscio, brillante.
Se piante, energia vogliam risparmiare,
allora noi tutti dobbiam riciclare:
“ammucchia la carta usata e strappata
in una raccolta differenziata”.
Se a questo libro hai dato un’occhiata
è fatto di carta che hai tu riciclata:
“nel cambio di carta non hai perso niente,
ma hai letto una storia e rispetti l’ambiente”.
(Massimo Cauzzi)
FILASTROCCA DEL RICICLAGGIO 2
Filastrocca del riciclaggio
vi porta con noi a fare un bel viaggio:
A come attenzione da prestare
B come buona educazione da non dimenticare.
C come carta e cartone da riciclare
D come delusioni per chi non lo vuol fare
E come errori da evitare
F come fogliame da “compostare”
G come gioia da sprizzare
H come humus per poi concimare
I come intelligenza da sfruttare
L come lattine da rigenerare
M come materiale da separare
N come natura da rispettare
O come orto da coltivare
P come plastica da riutilizzare
Q come qualità da classificare
R come rifiuti da smistare
S come sensibilizzazione da propagare
T come termovalorizzazione da valorizzare
U come utilizzo nuovo da ricavare
V come vetro da raccogliere e riusare
S come zelo che bisogna applicare.
Il viaggio è finito
e abbiamo capito…
STORIA UNIVERSALE
In principio la Terra era tutta sbagliata,
renderla più abitabile fu una bella faticata.
Per passare i fiumi non c’erano i ponti.
Non c’erano sentieri per salire sui monti.
Ti volevi sedere?
Neanche l’ombra di un panchetto.
Cascavi dal sonno? Non esisteva il letto.
Per non pungerti i piedi, nè scarpe, nè stivali.
Se ci vedevi poco non trovavi gli occhiali.
Per fare una partita non c’erano palloni:
mancava la pentola e il fuoco
per cuocere i maccheroni,
anzi a guardare bene mancava anche la pasta.
Non c’era nulla di niente.
Zero via zero, e basta.
C’erano solo gli uomini, con due braccia per lavorare,
e agli errori più grossi si potè rimediare.
Da correggere, però, ne restano ancora tanti:
rimboccatevi le maniche,
c’è lavoro per tutti quanti!
(Gianni Rodari)
FILASTROCCA DEL PICCOLO GESTO IMPORTANTE
Un piccolo gesto è una pietra preziosa
Cela un segreto che è molto potente
Qualcosa accade, se tu fai qualcosa
E niente accade, se tu non fai niente
Basta un secchiello a vuotare il mare?
Basta una scopa a pulir la città?
Forse non basta, ma devi provare
Se provi, forse, qualcosa accadrà
È un gesto inutile, ma non importa
Piccoli gesti hanno forza infinita
Se ognuno spazza davanti alla porta
La città intera sarà pulita.
(Bruno Tognolini)
FILASTROCCA SUL RISPETTO DELL’AMBIENTE E DELLE SUE RISORSE
Qui si impara inver giocando,
risparmiando e riciclando…
per salvare questo mondo
in allegro girotondo.
L’acqua oggi è assai preziosa,
più importante di ogni cosa,
non sprecarla nella doccia
e conservane ogni goccia
Pile, carta, lampadine,
vetro, plastica e lattine,
non buttarle tutte insieme,
differenziale per bene!
Mentre giochi coi colori,
puoi scoprir nuovi valori:
il rispetto dell’ambiente,
della terra e della gente.
(Jolanda Restano – Filastrocche.it)
E’ TUTTO INQUINATO!
Sono un bambino della Scuola d’Infanzia
ancora un giorno e andrò in vacanza
Già sento la mamma che in riva al mare
mi grida a gran voce: “ Non ti bagnare!
L’acqua è inquinata, ti potresti ammalare!”
Se al mare con l’acqua non posso giocare
non vedo che cosa ci vado a fare.
Meglio andare su una bella montagna,
o meglio ancora, dai nonni in campagna.
Lo stesso la mamma è disperata:
” Non ti sporcare, la terra è inquinata!”
Posso almeno respirare?
“No, non lo fare, ti potresti ammalare!”
Io sono un bambino, voglio giocare,
chi si diverte ad inquinare?
Ho bisogno del mare, dell’aria, del prato…
…voglio vivere….poiché sono nato
(Giovanna Corsi)
le poesie erano bellissime
Grazie Carla, sono felice che ti siano piaciute 🙂