Maestri giardinieri

Maestri giardinieri

maestri giardinieri

๐Œ๐š๐ž๐ฌ๐ญ๐ซ๐ข ๐ ๐ข๐š๐ซ๐๐ข๐ง๐ข๐ž๐ซ๐ข.๐Ÿชด
Quanti di voi entrano in aula al mattino con uno zaino pieno di sorrisi?
Lo so รจ difficile. Lo รจ soprattutto se qualcosa si mette di traverso appena sei giรน dal letto: la sveglia che non suona, la tazza buona che dalle mani scappa, il caffรจ che nella memoria della sera cโ€™era e invece non cโ€™รจ piรน, le chiavi che giocano a nascondino, il semaforo che ti paralizza con il suo occhio rosso e la collega che ti guarda storto.

Ed ecco, entrando a scuola, allโ€™improvviso tutto scompare e resta fuori dallโ€™aula. Perchรฉ รจ piรน forte e vince su tutto la consapevolezza di ๐ž๐ฌ๐ฌ๐ž๐ซ๐ž ๐ฅ๐š ๐ฌ๐ญ๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐ฉ๐จ๐ฅ๐š๐ซ๐ž ๐๐ž๐ข ๐ญ๐ฎ๐จ๐ข ๐š๐ฅ๐ฎ๐ง๐ง๐ข, di avere nelle tasche il filo invisibile con cui legherai le storie del giorno e cucirai le emozioni intorno.
Intanto sale il profumo delle parole piene che userai per stare bene e ๐Ÿ๐š๐ซ๐œ๐ข๐ซ๐ž ๐ข ๐ฏ๐ฎ๐จ๐ญ๐ข ๐๐ž๐ฅ ๐ฅ๐จ๐ซ๐จ ๐œ๐ฎ๐จ๐ซ๐ž.
Si agita nellโ€™aria la mappa delle relazioni, piรน complessa a causa delle emozioni, di quella semplificata che hai preparato a casa, per alcuni alunni, con le mani della ragione.

Mi piace lโ€™idea di una scuola come un giardino, in cui le menti e i cuori possano fiorire, crescere, liberi e puri. Dove ogni bambino, come un seme, possa naturalmente germogliare. La scuola come unโ€™officina di sogni che si schiudono attraverso la pazienza e la cura di artisti giardinieri: gli insegnanti.

A tanti liberi pensatori non piace lโ€™idea del maestro giardiniere. In questa figura prende forma una visione: lโ€™insegnante che innaffia i pensieri, che allontana i parassiti e con dolcezza e arte coltiva le anime.
Non penso mai che sarร  facile, non tutti i semi si trasformeranno in piante rigogliose. Eppure, tra le radici, nasce la certezza che comunque ๐ฅโ€™๐ž๐ซ๐ซ๐จ๐ซ๐ž ๐ง๐จ๐ง ๐ฌ๐š๐ซ๐šฬ€ ๐ฎ๐ง ๐Ÿ๐š๐ฅ๐ฅ๐ข๐ฆ๐ž๐ง๐ญ๐จ, ma la spinta per crescere e imparare insieme.
Cosรฌ prima del suono della campanella, nellโ€™aria si alzano le colonne delle voci dei bambini e avanzano con i loro grembiulini, spietate e dirette, le loro richieste: -๐•๐จ๐ ๐ฅ๐ข๐š๐ฆ๐จ ๐š๐ญ๐ญ๐ž๐ง๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ž!
Ed ecco, con le forbici di una saggezza maturata sul campo, inizi a potare le parole, a ๐ฌ๐ž๐ฆ๐ข๐ง๐š๐ซ๐ž ๐ง๐ฎ๐จ๐ฏ๐ข ๐ ๐ž๐ฌ๐ญ๐ข ๐๐ข ๐ซ๐ข๐ฌ๐ฉ๐ž๐ญ๐ญ๐จ, a ๐œ๐จ๐ฅ๐ญ๐ข๐ฏ๐š๐ซ๐ž ๐ฅ๐š ๐œ๐จ๐ง๐๐ข๐ฏ๐ข๐ฌ๐ข๐จ๐ง๐ž, ad accarezzare la passione che ti spinge ad avvicinarti alle anime dei tuoi studenti e non solo ai loro quaderni.
In una giravolta, ti ritrovi di buon mattino a raccogliere mazzetti di fiducia, guizzi e lampi di felicitร  nei loro occhi tutte le volte che ciรฒ che prima era oscuro diventa, con le lezioni, improvvisamente chiaro.
In quellโ€™esplosione di energia vitale si modella ๐ฅ๐š ๐ฌ๐œ๐ฎ๐จ๐ฅ๐š ๐๐ž๐ ๐ฅ๐ข ๐š๐Ÿ๐Ÿ๐ž๐ญ๐ญ๐ข, la scuola che accoglie, che sa essere madre di regole, di sentieri, dove si incrociano volontร  e non muri, che guidano verso la scoperta.
Dove ciascuno possa imparare a sognare, a saper vivere e essere vero, ad accogliere la gioia di apprendere, a saziare la sua fame di gentilezza in una cucina di emozioni in cui lโ€™ingrediente piรน importante รจ e sarร  sempre lโ€™amore.
Testo di Maria Ruggi

(Illustrazione di Anna Godeassi)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarร  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *