Poesie e filastrocche per la fine dell’anno scolastico

Poesie e filastrocche per la fine dell’anno scolastico

poesie e filastrocche fine anno scolastico

 

Un anno tra i banchi
Guardate come è bella la mia grafia!
Chi ha mai fatto questa magia?
La maestra, il maestro, non lo so,
ogni giorno mi son detto: -Ci proverò!
Tra sbagli, successi e difficoltà
ecco il frutto della mia volontà:
so leggere, scrivere e contare
e i compagni ho imparato ad amare.
Conosco le regole, i valori, la lealtà,
tra i banchi ho conquistato la civiltà.
Quello che ora il mio cuore sente
è il gran rispetto verso la gente.
So già che la scuola mi mancherà,
ma settembre in un lampo arriverà!
di Maria Ruggi (Tutti i diritti riservati – www.maestramary.altervista.org)

divisorio separatori

Una classe a distanza
La conosci la tristezza di un anno finito?
Ha i colori di un ramo da tempo sfiorito.
In quest’anno fuggitivo
sono qui e mentre scrivo
so già che non suonerà la campanella
e non ritirerò la mia pagella.
Con una fulminea giravolta
nulla è più stato quello di una volta.
Ci sono stati giorni in cui ci siamo persi
per ritrovarci dentro uno schermo un po’ diversi.
Con un filo di stelle di speranza
la maestra ha ricucito la classe a distanza.
Abbiamo ripreso il nostro viaggio
con spirito paziente e coraggio.
E tra un “Mi senti?” e un “Ti sento, ma non ti vedo!”
Da noi la maestra ora prende congedo.
Ma io che sono uno studente
orfano di un anno splendente,
tra i banchi della mia scuola
ho lasciato ogni parola:
la curiosità e la nostalgia,
le lezioni in presenza e l’allegria.
Vorrei ancora avere i miei amici intorno
e non mi basta un solo giorno!
Vorrei la mia classe riunita
perché a scuola sperimento la vita.
Vorrei con il gesso disegnare alla lavagna:
il mare, il lago, la montagna.
Vorrei il mio posto nella fila ordinata
e il suono della campana che annuncia l’entrata.
Vorrei rotolarmi con i miei compagni nel prato
e osservare il cielo da nuvole increspato.
Ora ha inizio la vacanza
e in questa nuova distanza
cullerò i fremiti dell’attesa,
fiducioso nella grande ripresa.
Il ricordo maestra del tuo sorriso
sarà la luce nel mio viso,
troverò la forza nei tuoi sogni e nelle promesse del futuro
perché a settembre a scuola io ci torno di sicuro!
di Maria Ruggi (Tutti i diritti riservati – www.maestramary.altervista.org)

divisorio separatori

poesia maestra

Poesia “La mia maestra è un capitano” di Maria Ruggi

divisorio separatori

Poesia Ricordi di Maria Ruggi

Poesia Ricordi di Maria Ruggi

divisorio separatori

ricordo fine anno scolastico

Ricordo per la fine dell’anno scolastico

divisorio separatori

Un anno che vola via
Anche quest’anno con nostalgia
vi vedrò, ahimè, volare via.
Quanti sentieri abbiamo esplorato
ricercando i valori del creato.
E così tra una lezione
di onestà, rispetto e collaborazione
avete imparato che la condivisione
è alla base della buona educazione.
È lo strumento che vi rende migliori
allargando le pareti dei vostri cuori.
Ora sapete che la fede e l’amore nella conoscenza
sono la chiave della vera sapienza:
vi ho aperto la porta guidandovi con mano
e già siete pronti per andare lontano!
di Maria Ruggi (Tutti i diritti riservati – www.maestramary.altervista.org)

divisorio separatori

Pergamena di saluto per la fine dell’anno scolastico

ti auguro tempo

divisorio separatori

Addio… uccellini

(Poesia-saluto delle maestre, ai bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia)

Ricordiamo ancora quando siete arrivati
alle vostre mamme fortemente avvinghiati:
teneri, timidi, impauriti
e con i volti un pò smarriti.
Cercavate di controllare la nuova emozione
e intanto imparavamo qualche canzone.
Così tra allegri canti, poesie e lavoretti
tante volte abbiamo asciugato i vostri occhietti.
Le prime regole avete imparato:-
Buongiorno, permesso, grazie, non spingo!
E i vostri compagni rispettato…
quanti giochi e filastrocche in allegria
cacciavamo così la malinconia.
Con gli occhi fieri per ogni prova affrontata
cercavate i consensi per l’impresa nuova superata.
Le vostre coccole, gli abbracci sinceri
sono questi per noi i premi dei momenti veri!
Così i nostri uccellini son pronti a volare
ed è difficile adesso lasciarli andare.
Serberemo nel cuore i ricordi preziosi
di questi primi anni davvero deliziosi.
Un viaggio meraviglioso vi aspetta ora…
orsù prendiamoci per mano e camminiamo ancora.
Tutti insieme allora andiamo
e felici certo siamo
verso la scuola primaria che ci aspetta
perché di crescere abbiamo fretta.
Dalle vostre maestre un saluto accorato,
da coloro che in questi anni vi hanno tanto amato!

di Maria Ruggi (Tutti i diritti riservati – www.maestramary.altervista.org)

divisorio separatori

Piccola filastrocca della maestra  
Raccolgo gli avanzi
dei gessetti colorati
li tengo piano stretti
come fiori addormentati.
Rosa, azzurro, bianco
i vostri sguardi, luce sul banco.
Verde, grigio, arancione
giornate insieme, fili di emozione.
Parole, mani alzate
domande, risate.
Voglia di capire, di camminarci accanto
bambini miei preziosi, cuori d’incanto.
La scuola è finita
e un pochino mi commuovo
mentre stringo tra le dita
un gessetto ancora nuovo.
di Roberta Lipparini

divisorio separatori

È finita ormai la quinta

È finita ormai la quinta
la partita forse è vinta
io ti lascio al nuovo volo
che sei pronto a fare solo.

Tu non vali il voto preso
il viaggio ha un altro peso
per sapere quanto vali
forza, indossa le tue ali.

Ci son dentro i nostri anni
di fatica, corse, affanni
ci son dentro le lezioni
tutte quante le emozioni.

Io lo so che sei speciale
sei te stesso, non è male
io lo so che provi gusto
a voler stare nel giusto.

Ma se frenano il tuo volo
mi rivesto del mio ruolo
se lo sforzo non dà frutti
torno qui per te, per tutti.

Giuseppe Bordi

divisorio separatori

La scuola è vuota
La scuola è vuota, i bimbi andati via,
i finestroni chiusi, i banchi all’aria.
In un canto una scopa solitaria
riposa dopo aver fatto pulizia.
Solo un sommesso pigolìo d’uccello
rompe il silenzio dei deserti androni;
e nel cortile, liberi e padroni,
fanno vacanza i gatti del bidello.

divisorio separatori

Filastrocca di saluto alle maestre
Cara maestra, mi sembra ieri
ch’ero alto un metro; e tu com’eri?
Eri più alta o eri più bassa?
Non lo ricordo, il tempo passa.
Il tempo corre, il tempo vola
ed è già tempo di cambiar scuola.
Ma non son triste, lo sai perché?
Perché nel cuore resti con me.
di Sabrina Giarratana

divisorio separatori

Ti auguro tempo
Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per contare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.
Elli Michler

divisorio separatori

Trova il tempo
Trova il tempo di riflettere,
è la fonte della forza.
Trova il tempo di giocare,
è il segreto della giovinezza.
Trova il tempo di leggere,
è la base del sapere.
Trova il tempo di essere gentile,
è la strada della felicità.
Trova il tempo di sognare,
è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo di amare,
è la vera gioia di vivere.
Trova il tempo d’esser contento,
è la musica dell’anima.
Antica ballata irlandese

divisorio separatori

Il banco
Il banco è un po’ triste:
la scuola finisce,
e lui resterà solo,
da mattina a sera,
per un’estate intera.
E se avrà avuto, come ‘inquilino ‘,
uno scolaro un po’ birichino
oppure maldestro
che gli avrà scritto sopra col gesso
lui lo perdona
di certo lo stesso
e spera che a scuola ritorni presto.
(Maria Rosaria Longobardi)

divisorio separatori

Maestrina
Quando a  scuola ce ne andiamo
e la  mamma a casa resta,
mai da soli rimaniamo
lì ci aspetta la  maestra.
Sta seduta e spiega piano
è paziente e non si lagna,
ci controlla da lontano
s’alza e scrive alla lavagna.
Quanto bene sa insegnare
spiega tutto come un gioco,
a noi tanto fa imparare
senza lei sapremmo poco.
E’ davvero molto buona
carismatica e bellina,
la campana adesso suona:
a domani, ciao maestrina!

divisorio separatori

Poesia per la maestra
I miei primi passi nella  scuola
grazie a te.
Sempre attenta ai miei capricci,
sempre attenta ai miei pasticci,
sempre attenta alla mia educazione.
La mia cara ed unica  maestra d’asilo,
La mia seconda mamma fuori di casa,
la mia sicurezza insieme agli altri  bambini.
Semplicemente grazie di essere qui
a farmi diventare più grande.
Un grazie con il cuore a te  maestra,
unica, inimitabile, dolce e severa,
come è giusto che sia”.

divisorio separatori

Le maestre
E adesso le  maestre! Che dire di loro?
Che svolgono questo lavoro
con un misto di tanti sentimenti
che prendono i cuori e le menti…
Immagina la   scuola   come un gran calderone:
ci metti dentro un pizzico di attenzione,
una manciata di severità,
insieme a due etti di disponibilità,
di impegno un bel mestolone,
di buon senso un cucchiaione,
di simpatia non si può fare senza
e neanche di un bel po’ di competenza,
unita a vagonate di pazienza…
E per fare il miscuglio quasi perfetto,
aggiungi un grosso bicchierone di affetto…
Tutti i tuoi  insegnanti,
caro  bambino e cara  bambina,
sono come giardinieri attorno ad una piantina:
la sorvegliano, la proteggono con cura amorosa
perché cresca forte e rigogliosa
e possa affrontare con serenità,
tutte le tempeste che nella vita incontrerà…

divisorio separatori

Grazie
Tra le pagine del mio quaderno
scritto con il pensiero,
c’è l’inchiostro più indelebile e sincero,
ha scritto Grazie per la pazienza,
per la costanza,
per la tua silenziosa vicinanza,
per il sostegno e la perseveranza.
Durante questi anni,
ricchi di affanni ed emozioni,
non ho imparato solo la lezione,
tu hai saputo colorare ogni stagione.

divisorio separatori

Quello che resta
E adesso non sono più la tua maestra,
ma rimarrai qui, dentro la testa,
dentro il mio cuore e in mezzo ai miei pensieri
anche quando io sarò per te già ieri.
Per me sei ieri, oggi e anche domani,
sei stato il bimbo dato alle mie mani
per diventare ragazzo e uomo vero,
per fare cose di cui puoi andare fiero.
Ma in fondo io so già quello che resta
sarò per te per sempre la maestra
e tu per me non uno dei tanti,
ma il più importante, come tutti quanti.
di Germana Bruno

divisorio separatori

Ciao ciao amici di scuola
Amici di scuola,
è il tempo che vola,
è ora di partire,
saluti a non finire!
È stato proprio bello
stare insieme a voi!

Un anno è passato,
un altro che viene,
tantissime giornate
per stare tutti insieme,
per crescere e studiare
insieme a voi!

Vacanze, vacanze
ai monti, al mare,
col sole che splende,
che bello riposare!
Poi si ritorna
a stare insieme a voi!

divisorio separatori

Viva la scuola
Domani è l’ultimo giorno di scuola,
che bello sarà, che bello sarà
girare in bicicletta per la città!

Giocare, giocare, basta studiare;
farò tutto ciò che mi va.
Però se ci penso un po’,
di nostalgia ne avrò.

Viva viva la scuola
dove il tempo, il tempo vola.
Sembra ieri, domani già
un altro anno se ne va.

Domani i saluti alla nostra maestra,
che grande emozione sarà,
un piccolo pensiero la commuoverà.

Poi, via di corsa, la scuola è finita:
farò tutto ciò che mi va.
Però se ci penso un po’
di nostalgia ne avrò.

Viva viva la scuola
dove il tempo, il tempo vola.
Sembra ieri, domani già
un altro anno se ne va.

divisorio separatori

Grazie scuola mia 
C’è un palazzo piantato nel centro
di un paese o di una grande città;
questo palazzo si chiama scuola
e come un albero resta là!

Sopra quell’albero crescono frutti
di sapienza, amicizia e bontà
ed è grazie ai nostri insegnanti
che un bel raccolto ci sarà.

I suoi semi si chiamano libri
di matematica e di geografia
e tanti rami formiamo insieme
con i compagni che sono qua.

Sei la mia scuola e ti dico grazie.
Sei il mio insegnante e ti dico grazie.
E con gli amici stringendoci insieme:
sotto quest’albero si sta bene!

divisorio separatori

Primo giorno di vacanza
La scuola è finita, un altro anno è passato
e anch’io, come sempre, ora son ritornato
per le mie vacanze alla spiaggia ed al mare:
nessuno mi tocchi, ora voglio giocare!

Però sono bianco e qua c’è il solleone,
ma non posso sempre star lì all’ombrellone
e nemmeno voglio la crema spalmare
perché impiastricciato non mi piace stare,

perciò ho detto a mamma: “La crema non metto!”
ed ora son rosso come un gamberetto,
ed ora son rosso come un peperone
e scotto perfino di più di un tizzone.

divisorio separatori

Il Paese delle Vacanze

Il Paese delle Vacanze
non sta lontano per niente:
se guardate sul calendario
lo trovate facilmente.
Occupa, tra Giugno e Settembre,
la stagione più bella.
Ci si arriva dopo gli esami.
Passaporto, la pagella.
Ogni giorno, qui, è domenica,
però si lavora assai:
tra giochi, tuffi e passeggiate
non si riposa mai.

(Gianni Rodari)

divisorio separatori

E’ Giugno

Vociare di bimbi ridenti
è la scuola che chiude i battenti!
Gli alunni Giugno saluta
dice loro l’estate è arrivata,
lascia i libri, i quaderno e lo studio:
nei cortili e per strada è tripudio.
Allegria di giallo colore
e di mare un salato sapore,
qualche lacrima scende sul viso
poichè a settembre le medie avranno diviso
quello che per 5 anni l’insegnamento ha unito.

divisorio separatori

Saluto alla maestra

Addio alla Scuola dell’ Infanzia
Cara maestra ti dobbiamo salutare
ormai passiamo in prima elementare!
Ma non vedi come siamo cresciuti?
È arrivato il momento dei saluti…
Siamo felici di essere promossi
e davvero siamo tutti un po’ commossi
ma questo è giorno di gioia, e in effetti,
basta lacrime! basta fazzoletti!

 Simona Maiozzi

divisorio separatori

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *