Progetto Autostima

Progetto Autostima

Nell’ambito delle ore di Educazione Civica ho accolto la possibilità di sviluppare un importante percorso progettuale promosso da DOVE dal nome DOVE PROGETTO AUTOSTIMA. Si tratta di un progetto gratuito riservato alle classi Quarte e Quinte della Scuola Primaria e a tutte le classi della Scuola Secondaria di primo grado. Lo confesso parlare di autostima, del suo significato, del suo valore mi ha tanto emozionata. Ho condiviso con i miei alunni il ricordo di quando da bambina la mia insicurezza e la bassa autostima mi spingevano a restare in silenzio, ad arrossire e a credere di non essere mai all’altezza. Ho letto sui loro visi tanto scetticismo e incredulità. Non gli sembrava possibile che la loro maestra, che appare tanto sicura, potesse essere stata una bambina così vulnerabile. Gli ho dimostrato che con il tempo le nostre personalità possono cambiare, fortificarsi e il raggiungimento di tanti piccoli traguardi può regalare sensazioni gratificanti, che ci mettono in sintonia con noi stessi. Partecipare a questo progetto, tra l’altro è ancora possibile farlo, (se non lo avete ancora fatto vi consiglio di iscrivervi), ha reso possibile tanti bei momenti di introspezione. Abbiamo afferrato l’opportunità di riflettere insieme sull’importanza di credere in se stessi e di avere fiducia nei propri mezzi e nelle qualità naturali che ciascuno possiede fin da piccoli. Abbiamo considerato quali sono oggi i canoni ideali della bellezza femminile e maschile. Acute e straordinarie le osservazioni, gli spunti e le critiche emerse verso una società che ci vuole belli, sempre curati e perfetti e che costruisce i giudizi sulle persone da come ci appaiono. Abbiamo parlato di tatuaggi, di piercing, di mode e condizionamenti, di aspettative da star e di prestazioni da campioni. Abbiamo compreso che l’autostima va costruita con mattoncini di insuccessi, di errori, di cadute e anche di vittorie. Durante le conversazioni sono nate numerose definizioni di autostima: alcune molto semplici e altre quasi “scientifiche” e complicate. La definizione che mi ha colpito maggiormente è stata: “l’autostima è un modo di pensare e agire che implica che tu accetti, rispetti, hai fiducia e credi in te stesso”.
È una bellissima definizione e racchiude, secondo me, tutti gli aspetti fondamentali dell’autostima. Dopo il lungo scambio e la condivisione di esperienze siamo passati alla fase operativa.

dove progetto autostimaHo scaricato le schede relative ai vari workshop e le ho distribuite agli alunni invitandoli a completarle e a guardarsi dentro. Alcune bambine hanno confessato che dedicano del tempo per prepararsi e farsi belle per se stesse e che si preferiscono comunque nella versione “acqua e sapone”. Abbiamo scoperto cosa ci rende unici: la risata coinvolgente, l’attenzione per l’altro, il tentare di rendere felici chi è a noi vicino, il senso di vittoria nel riuscire a fare qualcosa che pensavamo di non saper fare. Abbiamo capito, ma la strada è ancora lunga, che l’insieme dei pensieri e delle emozioni che rivolgiamo verso la nostra persona rappresenta il grado di accettazione delle nostre caratteristiche. Imparare ad avere fiducia in sé è il primo passo per migliorare il rapporto con se stessi e gli altri. Tanti gli slogan d’incoraggiamento, ne cito solo alcuni, come “Volere è potere”, “Non rinunciare mai, le grandi conquiste richiedono tempo”. La maggior parte di loro ha ricordato il mio slogan “Non lo so fare, ma ci posso provare”. E provando e riprovando abbiamo concluso questo primo step facendo votare anche le insegnanti: ho chiesto di dare un voto alla loro autostima. Non ci crederete, questi sono i risultati: 4/5/6. Bene, forse anche noi adulti dovremo lavorare ancora un po’! Se siete interessati al progetto e volete saperne di più, non vi resta che cliccare qui per gli approfondimenti e partecipare. E tu che voto dai alla tua autostima?
Scopri di più sul progetto e partecipa con le tue classi su: http://bit.ly/3ieSYFc-Dove-Progetto-Autostima

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