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Gli ultimi giorni di scuola…

Gli ultimi giorni di scuola… ✏️

gli ultimi giorni di scuola

Ci sono giorni, alla fine dell’anno scolastico, che hanno un respiro diverso. Si muovono in un’aria quasi rarefatta. Non è il caldo opprimente dell’estate che avanza, ma un soffio leggero che annuncia la fine di un ciclo. L’ansia del “dover fare” scivola dolcemente, si ritira in punta di piedi, lasciando spazio a un semplice, quasi timido “poter essere”. Il ticchettio incalzante delle scadenze, dei compiti da macinare, il peso invisibile delle attese e dei risultati, tutto all’improvviso rallenta, quasi che il tempo stesso decidesse di tirare il fiato.

Le lezioni si spogliano. Abbandonano l’austero vestito del rigore indossato per mesi. L’autorevolezza si scioglie e mostra la sua pelle morbida, il suo volto più vero: quello della complicità, della risata condivisa, di confidenze sussurrate e sorprese che ti disegnano lacrime agli angoli degli occhi. Quella stessa energia, che ogni giorno ci ha sospinto tra i banchi e le lavagne in un andirivieni frenetico, tra spiegazioni e sintesi della sintesi, si trasforma in qualcosa di più carezzevole, quasi vellutato.
L’impegno, lo sforzo, il desiderio di arrivare a tutti senza lasciare indietro nessuno, si vestono di fiducia. Fiducia nei nostri alunni, fiducia in noi stessi e nel cammino incredibile percorso fino qui.
Ci concediamo il privilegio di lasciarci andare e scoprire che siamo stati bene insieme. E mentre le aule si svuotano, e l’eco delle voci, prima urlate, ora si attenua, appare nell’aria una sottile e dolce nostalgia. È Il ricordo delle piccole conquiste, di ciò che è stato, degli sguardi che si sono intrecciati e hanno detto molto più di mille parole. Un brivido sottile cala dall’alto, un leggero rimpianto per qualcosa che sta per finire.
E intanto il sole più ardente ci consegna la speranza. La speranza concreta, fiammeggiante, di ciò che deve ancora accadere. Di un futuro che ci prepariamo a scrivere con due, quattro, infinite mani, e che già si disegna nei nostri cuori. E in quegli ultimi, preziosi istanti vissuti insieme, la bellezza autentica della strada battuta raddoppia di intensità, come un canto che si fa più forte prima di sfumare nel silenzio delle aule vuote. 💓
Testo di Maria Ruggi – Riproduzione riservata –

 

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