La bambina dalle guance di ciliegia


Per me era importante leggere. Da quando ho scoperto che potevo farlo anch’io, nessuno mi ha più fermata.
Ricordo, con tenerezza e tanta empatia, una bambina lentigginosa, le cui guance s’imporporavano fino a trasformarsi in due gigantesche ciliegie, tutte le volte che la maestra le chiedeva di leggere ad alta voce di fronte ai suoi compagni.
Il cuore correva fuori dagli argini della classe e la sua voce diventava tormentata e tremolante nel tentativo di non sbagliare le parole.
La lettura intima e corale negli anni è stata il volano delle mie giornate.
Quando i bambini o gli adulti mi chiedono perché mi piace tanto leggere e perché amo scrivere, rispondo loro che tutto questo è il respiro della mia vita.
Ogni volta che la malinconia si presenta in punta di piedi, quando la gioia straripa o nelle giornate cupe, le pagine dei libri mi tendono la mano in un meraviglioso gioco di complicità e la scrittura indica la strada ai raggi del mio cuore.

I libri mi saltano in grembo e sembrano chiedermi: -Che hai oggi? Come stai? Cosa aspetti a cambiare identità? Vieni in viaggio con me?
Alcuni di loro si vestono di paillettes fin dalle prime parole.
Altri sono lenti e timidi. Faticano a manifestarsi, per esplodere all’improvviso in un trionfo di immagini e verità e in uno scintillio di frasi che mi travolgono e danno nuove direzioni ai pensieri.
Accanto alla finestra, con le giuste pieghe della luce che sembra ascoltare, con le parole appese come dolci ragnatele, mi abbandono al piacere delle scoperte e all’imperturbabile quiete del momento. E quando finalmente dimentico dove sono, oltrepassando i confini dello spazio del tempo, ecco che zampillano le emozioni.
Si centuplicano e quella misteriosa sensazione di piacere, che vorrei tanto brevettare, arriva al corpo e all’anima. I pesi scivolano e la vita sembra di nuovo inchinarsi per abbracciarmi lieta e cortese.

Un libro aperto è una storia da vivere insieme. La mia voce si unisce alla loro, pagina dopo pagina e la bellezza di un racconto ci unisce mentre un seme di meraviglia germoglia intimamente.
Scopro che il vero incanto è lì, in quel viaggio condiviso, dove le parole diventano ponti e l’immaginazione fiorisce tra i sorrisi luminosi dei miei bambini.
Leggere è inspiegabilmente magico. La lettura restituisce bellezza agli occhi, agghinda con fiori di primavera lo spirito e dona una meravigliosa potenza al pensiero.

(Testo di Maria Ruggi)