La giornata del sorriso
È importante, nell’ambito dell’educazione emozionale, che i bambini sviluppino la consapevolezza dei propri stati d’animo, imparino a gestirli, attivando comportamenti per stare bene con se stessi e con gli altri.
Ippocrate, Il grande padre della medicina, fu il primo a capire l’importanza del sorriso. Egli diceva che: “Da un sorriso nasce sempre un altro sorriso”. Il sorriso è infatti contagioso. Avete notato che i bambini sorridono sempre? Un numero centuplicato rispetto a quello degli adulti che nel tempo tendono a diventare più grigi e seri. Ci avete fatto caso? È sufficiente guardare un bambino che sorride perché spontaneamente affiori un sorriso di risposta sul viso di chi lo guarda.
La giornata del sorriso
Nel 1999 è stata istituita la Giornata Internazionale del Sorriso (World Smile Day). Essa si celebra ogni anno il primo venerdì di ottobre. L’idea originale nasce dalle mani e dalla fantasia dell’artista statunitense Harvey Ball, di Worcester in Massachusetts, verso la fine del 1963. A Ball fu richiesto, da una grande compagnia di assicurazioni, un espediente per risollevare l’umore piuttosto nero dei suoi dipendenti. L’artista si mise all’opera e nacque il famoso Smile (sorriso) giallo: una faccina semplice, sorridente e inconfondibile, che andò a rallegrare gli spiriti dei tanti lavoratori della compagnia. In breve se la ritrovarono sulle scrivanie e appese alle pareti attraverso cartelli e poster. Ball era un idealista, un sognatore, un uomo davvero buono e generoso, impegnato in azioni solidali, egli voleva regalare un sorriso a tutto il mondo e in modo particolare ai bambini. Qualcuno lo accusò di “non saper fare i soldi”. Ball non era un imprenditore. Il suo compenso per questa commissione fu di soli 45 dollari. Ball non registrò mai il marchio del suo Smile, che in pochi anni divenne il simbolo universale della pace e della positività.
Il valore del sorriso
Ridere fa bene al nostro spirito, alla mente e al corpo. Quando sorridiamo rilasciamo delle sostanze che ci inducono uno stato di benessere e piacere. Il sorriso è un toccasana per la salute, riduce le tensioni e lo stress, allontana le malattie e allunga la vita. In ogni ambiente dovrebbero esserci delle facce sorridenti, che ben dispongono al lavoro e alle relazioni. Immaginate di dover lavorare in un luogo in cui vi sono sempre facce imbronciate, cupi e tristi. In quelle circostanze tutte le energie positive si arrestano e crolla il processo empatico. Sorridere in aula è importante per conquistare la predisposizione degli alunni all’ascolto, creare delle frequenze energetiche che favoriscono l’apprendimento e stabilire un clima privo di tensioni. Un insegnante che sorride diffonde luce intorno a sé!
Il motto di Ball riassume l’essenza della faccina sorridente: “Fate un atto di gentilezza, aiutate le persone con un sorriso”. Io sorrido sempre e voi?
Attività:
Dopo aver dato le principali notizie in merito a questa festa (potete dettarle, proporle attraverso la scheda o sintetizzarle), avviate un brainstorming e scrivete alla lavagna quando si sorride. Infine consegnate lo smile ad ogni alunno invitandolo a scrivere al suo interno “Sorrido quando…”.