Poesie e Filastrocche Estate
È un miracolo l’estate
Nell’alba del nuovo giorno
trabocca dal cielo tutt’intorno
un tempo di dorata luce
che quieta, esalta e seduce.
Il papavero, tra i fili verdi, lampeggia,
mentre l’onda del mare biancheggia.
Le api sorelle ronzano nel sole.
Le cicale guerriere urlano parole.
Il tempo sbuffa nei pomeriggi arroventati,
i ricordi si svegliano nei tramonti infiammati.
Pulsano, come cuori, le stelle argentate,
piove un urlo muto: “È un miracolo l’estate!”
(di Maria Ruggi – Maestra Mary – Tutti i diritti riservati)
L’estate
Arriva l’estate con la sua veste dorata
danza col sole e la luna argentata.
Spinge le barchette in mezzo al lago
disegna nel cielo nuvole di drago.
Scala le montagne e imbelletta gli orizzonti
acquerella i cieli con rosei tramonti.
Bacia con i raggi le acque marine
gioca con le onde e le gocce cristalline.
Leva nell’aria felice il suo canto
intreccia pensieri e segue l’incanto.
Tende a ciascuno la sua mano leggera
e nella luce del nuovo giorno sussurra:
“Ama la vita e spera!”
(di Maria Ruggi – Maestra Mary – Tutti i diritti riservati)
La poesia “L’estate” è disponibile con disegni da colorare…
Estate in viaggio
Ora ha inizio il lungo viaggio
di chi parte per il villaggio:
tra le spiagge in riva al mare
o insieme ai pesci a nuotare.
C’è chi sceglie la montagna
alternativa alla campagna:
aria fresca, passeggiate
e faticose arrampicate.
C’è chi gioca a nascondino
e chi insegue un cagnolino:
tra le odorose grigliate
e le grandi scorpacciate.
C’è chi ha tempo per pensare
e chi sul prato sogna di volare.
C’è chi guarda l’azzurro cielo
e chi disegna il suo pensiero.
Ma settembre in un lampo tutti sorprenderà
e l’estate indispettita con la sua veste fuggirà:
lentamente porterà con sé il sole dorato
e al suo posto lascerà un ricordo incantato.
di Maria Ruggi
(di Maria Ruggi – Maestra Mary – Tutti i diritti riservati)
Tempo d’estate
Un tuffo nel cielo d’estate.
L’uccello ritrova la gioia perduta
tra i campi pieni di sole
e di chicchi di grano maturo.
Il bimbo
ora pensa a giocare.
E’ tempo di correre al mare.
I tesori dell’estate
Calda estate tutta d’oro,
che cos’hai nel tuo tesoro?
Pesche, fragole, susine,
spighe e spighe senza fine;
prati verdi e biondi fieni,
lampi, tuoni e arcobaleni;
giorni lunghi, notti belle
con le lucciole e le stelle.
Romana Rompato
Ferragosto
Filastrocca vola e va
dal bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa i castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia alle cascate…
E chi quattrini non ne ha?
Solo, solo resta in città:
si sdrai al sole sul marciapiede,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente;
“Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi,
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decretato
va in prigione difilato”.
di Gianni Rodari
Il bello del mare
Di cose belle il mare ne ha a vagoni:
la festa di milioni di ombrelloni,
l’acqua per nuotare,
il remo per remare,
il suo chiaro turchino,
il secchiello col pesciolino,
l’onda dietro l’onda.
La conchiglia sulla sponda,
il corpo abbronzato,
il baretto col gelato.
I giochi dei bambini,
i loro costumini.
Di cose belle il mare ne ha milioni,
l’aeroplano e gli aquiloni
un certo profumo antico
e il ricordo di un amico.
Il faro
Sta tutta la notte a spiare
alto e lontano sul mare,
occhio di fuoco, di luce pupilla
che altera nel buio sfavilla.
Si spegne, s’accende,
ancora si spegne, più viva risplende.
Ed il mare, che sotto
rimormora roco e ulula fiero,
par dirgli crucciato e severo:
“Che vuoi,
che cerchi, grand’occhio di fuoco?”
E il faro sfavilla, né all’onde risponde.
Ma soave liete parole sussurra
col fido lucente suo raggio
a più di una nave
lontana, sul mare in viaggio.
E corre sicura e tranquilla
la nave sull’onde, guidata
dal calmo grand’occhio che brilla…
Il mare
M’affaccio alla finestra e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l’onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco; sospira l’acqua, alita il vento;
sul mare appare un bel ponte d’argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?
Il Paese delle Vacanze
Il Paese delle Vacanze
non sta lontano per niente:
se guardate sul calendario
lo trovate facilmente.
Occupa, tra Giugno e Settembre,
la stagione più bella.
Ci si arriva dopo gli esami.
Passaporto, la pagella.
Ogni giorno, qui, è domenica,
però si lavora assai:
tra giochi, tuffi e passeggiate
non si riposa mai.
Gianni Rodari
La conchiglia marina
Ho trovato una conchiglia
e la voglio conservare,
era là, presso la chiglia
d’una barca in riva al mare.
Se l’inverno sarà grigio,
sarà freddo, e lungo tanto
io del mare, che prodigio,
potrò sempre udire il canto.
Accostando la conchiglia
all’orecchio si può udire,
delle onde,oh meraviglia,
sulla spiaggia il rifluire.